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Per alleggerire gli animi.
Oggi giornata passata fuori per uffici. Ora per negozi sperando di trovare delle scarpe che per modello soddisfino mia figlia e per prezzo il mio portafoglio. Se poi aggiungiamo anche che le scarpe devono essere di buona qualità e possibilmente trovarle in fretta, mi sà che prima è maglio passare ad accendere un cero a San Gennaro per chiedere una grazia!



Sono stordita per dai preventivi che mi sono stati fatti per la RCA. Mai fatto una lettera in 25 anni e i premi sono assurdi.

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3 chiacchiere:

Annalisa ha detto...

ora rientro dal giro per negozi per le scarpe a mia figlia..... ANCH'IOOOOOO ANNA.....
Prezzi spaventosi, accendi due ceri ... pensami!!!
io non ho ancora comprato .... voglio girare ancora, chissà una botta di c.....

sandra 24 ha detto...

scusa anna, ma tua figlia non si era fatta comprare un tacco 12 in occasione di carnevale? beh, porti quelle...

credo che sia importante che i ragazzi sappiano il valore delle cose, sappiano scegliere.

io sono cresciuta in una famiglia benestante; sono stata la prima di quattro classi di liceo classico a dare l'esame di maturità: il più sfigato dei miei compagni, si è fatto tre mesi di vacanza... io, ho avuto due giorni per mettere in ordine i libri e poi, in fabbrica a scoprire da dove venivano i soldi di famiglia. e, siccome ero la figlia del titolare, dovevo lavorare per dieci: nessun operaio doveva avere il dubbio che io fossi lì a "rubare" il posto a qualcuno.

per fortuna, sono figlia di mio padre e nipote di mia nonna: nessuno ha dovuto spiegarmi niente di questo. lo sapevo da me a livello viscerale. ancora oggi, una delle "medaglie" che amo di più è questa: un giorno, il capo-manovia della fabbrica, una siciliana (ebbene sì! una donna meridionale a capo di una squadra di uomini... se vi sembra poco, 25 anni fa'!), alta un metro e quaranta, che se diceva dieci parole in un giorno, voleva dire che aveva chiacchierato "troppo", ebbene, questo mito, disse a mio padre che io ero "un buon operaio". ca...! che gioia, quando babbo me lo riferì!!!

ecco, mio fratello, come "uomo", ha cominciato a lavorare, nei periodi di vacanza, prima di me, aveva solo 15 anni.e poi, secondo i miei genitori, lui faceva ragioneria, molto più facile del classico; ed inoltre, io lo aiutavo...

forza bimbe!, insegnate ai vostri figli il valore del lavoro: è una delle cose più belle che esistano! "mi sono comprata una cosa che ha necessitato tot ore di ripetizioni e tot ore in fabbrica". "io non peso su nessuno per i miei "surplus", i miei mi danno il necessario, io mi pago il non-necessario". è così che si cresce e si scopre che anche il fondamentale non cresce dal nulla...

sandra 24 ha detto...

mi sono scordataaaaa!!!

il tuo "elenco" è fantastico: ho fatto delle risate pazzesche... grazie tesoro!

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