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buon compleanno, sandro!

eh sì, mio fratello si chiama proprio sandro... no, non cominciate a pensare che i miei genitori non abbiano fantasia; la colpevole, sono io! era mio fratello, e quindi doveva chiamarsi come me, secondo la logica di una bambina di sei anni che già sentiva i legami di sangue visceralmente.

allora, sono andata al ristorante con i miei genitori (mia madre mi ha chiesto di guidare la sua macchina - la mia era parcheggiata in giardino e piena di campionari-, ma mio padre, che pure aveva visto mia madre salire dietro, e che io avevo le sue chiavi, si è messo alla guida, prendendo la sua copia della chiave: permettermi di guidare, avrebbe voluto dire ammettere la sua vecchiaia...); ristorante napoletano, cibo buonissimo, a prevalenza pesce.

ci siamo messi al tavolo prenotato da mia cognata e quasi subito è arrivato pietro, il mio splendido nipote: un metro e novantacinque di quattordicenne, bellissimo e svagato come solo a quell'età si può essere (tornava dalla partita di pallacanestro, durante la quale aveva fatto un canestro). si è seduto accanto a me, dichiarando che mi avrebbe rotto le scatole tutta la sera... gli ho risposto che si levasse subito di torno, che non volevo bisticciare con lui per tutte le boiate che riesce a farsi venire in mente! per fortuna, è arrivata quasi subito roberta, mia cognata, che lo ha fatto spostare, perché è un po' che non si stava insieme, e avevamo voglia di chiacchierare un po' tra noi. da un lato, donne, io tra mia madre e mia cognata; dall'altro, uomini, pietro tra mio padre e mio fratello... così, non lo avevo accanto, ma di fronte! e lui, tutto felice, perché, così, poteva martirizzarmi meglio.... ma il rispetto per le vecchie zie, dove è finito???

comunque, è stata una bella serata, con cibo ottimo, mia cognata ed io a scegliere gli stessi piatti, come sempre, antipasto uguale e un secondo a mezzo, diversi da quelli degli altri ( se nel novantanove per cento dei casi mi sbaglio, perché dico "mia sorella", invece che "mia cognata", ci sarà un motivo, giusto?), con chiacchiere leggere, prese di giro bonarie, commenti un po' maligni, sempre iniziati dal festeggiato, sull'abbigliamrnto di alcune vicine di tavolo (beh, stasera aveva ragione al mille per cento!).

al momento del dolce, sono arrivati, in ordine sparso, tre amici di mio nipote, ragazzi deliziosi, simpatici, e molto responsabili: pensate, uno di loro si è lamentato, scherzosamente, con noi di avere due nonni e un padre incoscienti: il padre che lo vuole portare in moto senza casco, i nonni che vanno a cento all'ora dove il limite è di cinquanta...

il padrone del ristorante ha offerto una bottiglia di berlucchi per brindare e poi ha portato in tavola un liquore fatto dalla moglie a base di cioccolato e limone: io, chiaramente, non l'ho bevuto, ma ho visto che è stato molto apprezzato!

e sembra che anche il mio regalo andasse bene: ho detto a roberta che, se le bottiglie non erano quelle giuste, sandro poteva andare a fare un cambio all'enoteca; invece, mi ha detto che a loro piacciono e bevono volentieri sia il prosecco che il syrah: uahhhuuu, una volta tanto, c'ho azzeccato!

e sapete che, oltretutto, mio padre non ha nemmeno speso tanto? solo centocinquanta euro!

la botta è arrivata una volta rientrata: ho chiamato mauro, chiedendogli perché non avesse nemmeno telefonato... mi ha risposto che pensava che stessi ancora lavorando! " ma che dici, scusa? ero alla cena di mio fratello per il suo compleanno, non ti ricordi?", gli ho detto.
ebbene, mi ha risposto che io non gli avevo detto niente, che lo escludo dalle cose di famiglia, che credo di dire le cose, ma non è vero, che se avesse saputo del compleanno di mio fratello, sarebbe venuto. e ha riattaccato senza salutarmi.
allora, io glie ne ho parlato ben tre volte, una volta era presente anche mia madre...

ma so che mauro è in buona fede: è come se volesse sentire solo le cose che non gli impediscono di continuare ad isolarsi dal suo mondo reale. questa settimana il suo amico fraterno mi ha chiamata tre volte, preoccupato per il comportamento di mauro: non solo l'unica a essere in ansia e a notare certi aspetti "devianti".

chiusa la telefonata, scoppiavo dall'ansia e ho chiamato mia cognata, sapendo che pietro e i suoi amici erano a casa loro, per cui roberta non poteva essere già a letto; parlare con lei, per me, è importante: mi sfogo, ma le cose rimangono in famiglia (come quando lei si sfoga con me di mia madre: meglio con me, che con un'estranea, giusto?). da una parte, mi ha tranquillizzato sul mio comportamento (sapeva che ne avevo parlato a mauro) e mi ha invitato a non sentirmi in colpa per il lavoro che mi impegna tanto; dall'altra, mi ha spinto a cercare di far capire a mauro che non può continuare a isolarsi così.

scusatemi, volevo raccontarvi una bella serata, e ho finito con i miei problemi...

vorrei avere la forza di non farlo, ma ormai vi ho coinvolto: se riuscite a vedere dove sbaglio, me lo dite per favore? spesso, è più facile da lontano che standoci dentro.

in ogni caso, grazie, anche solo per avermi letto fin qua.

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4 chiacchiere:

bamby ha detto...

Ciao carissima sono contenta che hai passato una piacevolissima serata,tua cognata ha ragione cara,non devi preoccuparti x il tuo lavoro anzi bisogna tenere stretto quello che riusciamo a fare tu poi cara io ho le mie 7 ore e mezz poi stacco x te è diversi magari ti tocca correre come una matta x tutto il giorno x soddisfare i clienti, x Mauro ti capisco sai è capitato anche a noi x fortuna solo un paio di mesi è rimasto a casa in cassa e io lavoravo bene lui continuava a dire che avrebbe preferito fare lui 20 ore al giorno e io a casa (a volte mi fa incazzare dico io non siamo mica bamboline di ceramica da tenere come soprammobili ti dico la verità qualche giorno è bello anche staccare dal lavoro ma preferisco di più quando ho i minuti contati)a presto cara un grosso bacio e buona domenica!!

Annalisa ha detto...

che dirti Sandra.... io penso che gli uomini non riescano a capire la mole di impegni e pensieri che una donna ha. non è una critica, attenzione, ma un dato di fatto... eccezzioni a parte.
Tu non lo trascuri per il lavoro, secondo me, e che lui ha molto tempo libero per rimuginarci su e forse pensa che tu lo trascuri, ma c'è anche la lontananza ke gioca a sfavore, eppure dopo una settimana tu ti metti in macchina e vai.... purtroppo in questo periodo di m.... è facile che le bols girino!!!
Abbi pazienza per amor suo!

aimiy ha detto...

ciao sandra bella serata! Peccato il finale, Mauro probabilmente è arrabbiato per la situazione lavoro e si sfoca come può. Per fortuna mio marito ha ripreso a lavorare perchè era un'inferno in casa. Era una mina vagante e pevero chi incontrava! spero che tutto migliori al più presto!!!

sandra 24 ha detto...

grazie ragazze! vi voglio bene...

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